Storia degli scavi

Le prime indagini sulla città romana vennero effettuate tra il 1983 e il 1985 dalla Cattedra di Topografia dell’Italia antica dell’Università “La Sapienza” di Roma (prof. Paolo Sommella), insieme alla Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo, la Comunità Montana della Piana di Navelli ed Enti locali. Le campagne di scavo hanno interessato il tempio forense e parte del teatro; varie strutture abitative vennero scavate e ricoperte, considerando il notevole impegno finanziario indispensabile per il restauro e la conservazione in vista.

Tra il 1986 e il 1996 una seconda serie di campagne di scavo, condotta dalla Soprintendenza Archeologica (Adele Campanelli), si è conclusa con lavori di consolidamento e valorizzazione delle strutture emerse, rendendo leggibili un tratto delle mura occidentali con la porta a doppio fornice, il tempio con porticus a tre bracci e parte del teatro edificato sulla terrazza naturale a quota inferiore, oltre un apprestamento fortificato di età medievale.

Le ricerche della Cattedra di Urbanistica antica di Roma sono state poi riprese nel 2000 e 2001 da Paolo Sommella nell’ambito di un progetto europeo.

Dal 2001 le annuali campagne di scavo didattico e la ricerca sulla città sono condotte dalla prof.ssa Luisa Migliorati.

Nel 2009 la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo (Vincenzo D’Ercole) ha condotto una campagna di ricerca nella necropoli preromana, all’esterno del settore nord occidentale delle mura.